Gli antichi non avevano certo la Medicina cosiddetta Occidentale, o Moderna, per curarsi, ma fino a non molto tempo fa l'umanità si è sempre servita di sostanze più o meno naturali (soprattutto vegetali) per la cura della propria salute.
E proprio l'Aloe Vera, conosciuta con vari nomi, è stata una fra le piante più apprezzate per le sue proprietà terapeutiche e nei trattamenti di bellezza già 3000 anni A.C.
Ad un certo punto però, il rapido progredire della scienza medica nel mondo occidentale e lo spostamento del fulcro della cosiddetta "civiltà" verso zone più temperate o fredde (Europa continentale), portarono in ribasso la popolarità e la disponibilità dell'Aloe Vera, che cosi gradualmente cadde in disuso. Inizialmente infatti non si comprese la necessità di usare le foglie fresche per confezionare i prodotti curativi o lenitivi efficienti e cosi la pianta perse di credibilità.
Nel corso degli anni quindi, la gente si convinse sempre di più che le straordinarie doti dell'Aloe Vera, di cui si sentiva ancora parlare, erano radicate nel mito e nel folclore piuttosto che nella realtà.
Cosi, nonostante nelle zone tropicali, le vere zone di elezione della pianta, l'Aloe continuasse ad essere utilizzata sia per la cura delle ferite sia per una molteplicità di altri disturbi, nel Nord Europa e nel Nord America civilizzati, venne accantonata e quasi dimenticata in favore degli indiscussi progressi della medicina moderna e dello sviluppo dei farmaci di sintesi.
Verso la metà del XX secolo tuttavia, la scienza che nonostante tutto non aveva abbandonato lo studio delle proprietà terapeutiche della pianta, si rese conto finalmente degli effetti inibitori sulle proprietà del gel, dell'ossidazione che il succo appena estratto, non stabilizzato, subiva al contatto dell'aria dell'ambiente esterno alla protezione della foglia.
Solo negli anni 70 del XX secolo, gli scienziati hanno scoperto il giusto procedimento per stabilizzare e conservare il succo estratto, in maniera che restasse essenzialmente identico al momento della sua estrazione con tutte le sue proprietà inalterate e fosse possibile commercializzarlo su vasta scala nelle sue varie combinazioni terapeutiche per la nostra salute e bellezza.
Da qui riparti il vero inizio della riscoperta delle molteplici proprietà e virtù medicamentose dell'Aloe Vera come "guaritrice miracolosa", per lungo tempo dimenticata.
In seguito gli usi medicamentosi dell'Aloe Vera si sono estesi in modo esponenziale al trattamento di una enorme gamma di affezioni della pelle, ferite interne e disturbi corporali.
E' bene specificare però che questa pianta non è una panacea per tutti i mali, ma che il suo gel, sia se usato fresco direttamente dalla foglia, sia dopo l'opportuna lavorazione e stabilizzazione, possiede eccezionali proprietà terapeutiche, antinfiammatorie e nutritive, tanto per gli uomini che per gli anaimali.
Molte testimonianze accreditate e ricerche scientifiche, attestano l'efficacia dell'Aloe Vera su abrasioni, acne, allergie dell'epidermide, artrite, calvizie, capelli fragili, contusioni, punture d'ape, piaghe da decubito, ustioni, bruciature, borsiti, coliti, raffreddori, tagli, arrossamenti, eczema, flatulenza, mal di testa, emorroidi, punture d'insetti, insonnia, piede d'atleta, psoriasi, irritazioni della pelle, piaghe, slogature, crampi, scottature solari, ulcere, vomito, vene varicose, screpolature, rughe e quant'altro e in particolare per moltissime problematiche interne specie a carattere gastrointestinale, infine molto efficace per gli stati depressivi.
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